POESIA? NO, GRAZIE - Vincenzo Lauria - "Poesia e Testo(sterone)"

 

Vincenzo Lauria


Ci eravamo lasciati, nello scorso numero della rubrica, discettando di "Poesia virale" (POESIA? NO, GRAZIE - Vincenzo Lauria - "Poesia virale") scoprendo, tra l'altro, i trascorsi poetici e declamatori in aula giudiziaria di Pietro Pacciani. Se si possa o meno annoverarlo fra i potenziali serial killer della poesia non sta a noi deciderlo e i suoi reati, come la sua vita, sono ormai caduti in prescrizione con buona pace anche della criminologa Bruzzone.

L'aria estiva si fa rovente e forse qualcuno di voi starà leggendo questo articolo mentre i vicini di ombrelloni sfogliano riviste disimpegnate, svolazzando da un gossip presunto all'altro, alternando occhiate languide al testo(sterone).

La sabbia scotta proprio come la questione che la poesia possa soccombere al testo(sterone).

Che anche la penna sia stata colpita da un colpo di calore e vaneggi, girando intorno alla questione?

Può la poesia essere vittima del testo(sterone)?

Ah se gli ombrelloni potessero raccontare tutto quello che si ritrovano ad ascoltare!

Sarà la calura, un improvviso calo pressorio e la cabina da mare è di colpo uditorio.

Pare che uomini, attempati e popolari, siano in seriale balìa del proprio testo(sterone) e si propongano in performance amatorie a ogni propizia collaborazione.

Così le "giovani proposte" ricevono proposte partite senza badare all'assenza di segnale di una benché minima corrispondenza...

Si sa, d'altronde, che la copertura satellitare può lasciare a desiderare e allora meglio affidarsi all'istinto seriale.

Ombrelloni, ombrelloni a macchia d'olio, parlano, si confessano gli ombrelloni e le questioni si avvicinano al pubblico dominio.

Forse così arriverà all'orecchio delle giovani promesse (poverette) che non sono state le sole a ricevere simili profferte e in caso di future collaborazioni apriranno gli occhi munendosi di adeguati schermi di protezione. 


Felice estate a tutt*!


Ricapitolando: raziocinio e protezioni onde evitare che i r(et)aggi dannosi del patriarcato  brucino pelle e poesia della vostra bella stagione.... per mere ragioni di testo(sterone).

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