NUGAE - Doris Bellomusto - La stagione dell’amore


Doris Bellomusto


 L'amore ci fa, l'amore ci disfa.

Se ci sceglie, forse, è come una stagione che ritorna.

L'amore è ciclico, è primavera e poi è inverno, e poi ancora primavera. È difficile accettare l'idea che non siamo noi a fare e disfare, è difficile considerare che occupiamo nel mondo lo stesso ruolo dei fiori, delle rondini, dei ciliegi in fiore. Eppure stamattina mi sembra un privilegio essere semplicemente una parte di un ingranaggio che non comando io. Sarà questa la meccanica celeste?

 

La stagione dell'amore è una canzone bellissima, anche se a me ha sempre messo addosso un velo di malinconia. Forse perché assomiglia davvero all'amore vissuto e non a quello sognato. Stamattina mi sussurra le sue verità mentre preparo il caffè e sento che l'amore è un sentimento senza peso, senza consistenza, lunatico e gonfio di boria e di vento. Ci penso sempre e quando smetterò di pensarci sarò chiusa per sempre nel mio recinto piccolo borghese. Per ora no, sono intatta nei miei sogni, nel mio bisogno di dare, prendere, guardare, aspettare, ricordare e, soprattutto, non confondermi fra prosa e poesia, distinguere i progetti dai sogni autentici,  saper essere amica delle nuvole, ma con i piedi a terra.

 

Ho regalato al mondo sogni e deliri, ora resto in bilico sul ramo del presente. Il futuro esiste, ha le ali nere dei corvi e cova nel mio cuore. Saranno giorni buoni quelli spesi cantando.

 

La stagione dell'amore viene e va.

 

In questa primavera sarò selvatica creatura, anima animale,  volpe o lupa, scoiattolo o serpe. Mi fiderò della luna, del corso delle cose e delle stagioni. Non dirò niente di me. Solo un neo sulla caviglia destra racconterà di quando nacqui strega nell'anno del Signore 1979.

 

Il neo di una strega

è una strada

nella selva

o in riviera

è una promenade

o una promessa

è una goccia di terra

incastrata

fra anima e pelle

fa bella la sorte

bastarda

di chi non conosce

ortodossia.

È la mia buona eresia

disegnata sulla caviglia destra[1].

 

 

 



[1] Poesia contenuta nella silloge "Nuda", Ladolfi editore 2022

 

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