A te che sei pane - Stefania Giammillaro

 

Stefania Giammillaro

 

Il puntino sulla bilancia

lo scarto tra il 9 e lo 0 prossimo-sventuro

tra le ossa contate su scapole e costole

si perde il conto dei nomi nei giorni

delle calorie e la saliva di sillabe attaccata alla parete

l’utero che non serve a contenere

vita.

 

Donna non più donna

rimasta nell’involucro solo

il peso del vuoto che preme sul petto

morire sarebbe la soluzione più semplice,

ma il logorìo frena l’estremo

svelando il coraggio senza esito

 

La roccia scalata al singolo passo

il sintomo scava la roccia

il rumore al dolore ritorna

“mai più, mai più, mai più”

respira la sopravvivenza

la sfida a sopravvivere alla fine

e l’oltre negato all’orizzonte

 

La lacrima sa ancora di speranza

piangi il peccato senza colpa

ti inginocchi alla punizione

pasta-pane-zucchero-torta

“sono qui, prendimi”

 

Sei leggera e trasparente

il vento ti barcolla

solo l’anima non si sposta

“mai più, mai più, mai più”

 

La paura negli occhi di chi guarda

la disperazione tuona l’urlo dentro

la confusione davanti

ad una retta che s’inclina

e curva cammina sull’ombra

non più sottile del braccio

 

Il polso ancora avvolto

da pollice e anulare

la magia del restare ancora in piedi

la pelle smagliata sulle ossa

sei potentissima

 

ti concedi l’odore dei panifici

ti concedi tutto il disamore

che non avvicina all’odio

ma alla distruzione

solo tua, solo tua,

sola te.





 

Oggi, 15 marzo, ricorre la giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla”, ossia la giornata dedicata ai cc.dd. “D.C.A.”, acronimo per “disturbi del comportamento alimentare” quali: anoressia, bulimia e  binge eating disorder. Oggi è bene ricordare di serbare sempre occhi gentili e cuore pieno di comprensione per chi soffre di fame d’amore. Anche l’anno scorso, come ogni anno, ho reso la mia testimonianza: "Quando mangio mi sento in colpa" - Stefania Giammillaro 15/3/2024.

 


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