NUGAE - Doris Bellomusto - E cresce con la luna il mio coraggio
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Doris Bellomusto |
E cresce con la luna il mio coraggio
Argonauta e argine
stasera in solitaria
affronto il viaggio
al limite del mondo.
Sposto la mia attenzione
dal cielo al mare
tremula la carne
nasconde la paura
dell'ignoto silenzio
che mi accoglie.
E cresce con la luna il mio coraggio
Vivo in un mondo vecchio, misuro la distanza e rido, vengo dal 1979,
nata di Settembre e prematura
somiglio all'uva acre che la volpe
non vuole. Sfido la sorte che mi tiene in pugno. Ho cose nuove da fare, ma non ricordo se la morte è incolore. Forse è rossa come il coraggio di Plaza de Mayo, forse ha il profumo delle rose di Maggio.
Il mondo non è a misura di nessuno. Io cammino a passo lento, cerco il sentiero più panoramico e i compagni di viaggio più coraggiosi e poi avanzo, senza mai arrivare da nessuna parte. Mi piace scrivere, immaginare modi diversi di stare al mondo, testimoniare quel poco di verità che sento intorno e addosso a me, ma rischio sempre di essere bugiarda. Ci sono giorni bellissimi, altri normali, altri ancora noiosi, ma questa cosa strana che chiamiamo vita è fatta di piccoli giorni e l'attenzione è tutto.
Vorrei saper catturare tutto: voci, odori, colori, sapori, storie; tenere il mondo in tasca, il mare negli occhi. Vorrei ricordare di più, sentire ogni cosa con più intensità. Esercitare l'attenzione è una forma di preghiera per me, come dire "Grazie" a tutto il caos che ha generato per me esattamente questa vita, così com'è, spezzata fra due dimensioni, intera nel cuore, eppure sempre un poco altrove da me.
Altrove,
ove per poco
il cor non si spaura,
dove si appaia l'inquietudine
alla quiete,
l'incudine al martello,
di là da quella
siepe non mia,
rubo il miele
all'ape regina.
Canto una nenia
antica,
si addormenta la luna
nel mio grembo
di rana,
si risveglia l'amore
fra le rose di Maggio,
fra la paura e il coraggio
di saltare la siepe,
rubare il miele,
impastare il pane,
essere sale,
sapermi bastare.
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