A BACIO DI RIMA - Lina Maria Ugolini - "DITE/VITE"
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Lina Maria Ugolini |
Il tu del dito
garbato invito
s’avvita alla vita.
Il dire e la vite, l’avvitare e l’additare. Il chiasmo fissa un intento, applica una mensola a un muro, regge il peso dell’esistenza. Il dire si giova di un proprio perno, di un dito. Il dire cela un ardire, verbo generoso, democratico, cortese.
Il dire addita. Tra le dita della mano, l’indice fa da ago, invita l’interrogato, il dialogante a rispondere. Come l’ago di una bilancia il dire oscilla, come l’ago di una bussola segna e dirige il pensiero. Il dire cita, rammenta, ammonisce.
Voi dite… io rispondo. Scrive Janus Korczack:
Dite:
è faticoso frequentare bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
È piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi
fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.
Dite e vite. Il contatto condivide molteplici innesti, possibilità di bulloni, a ribadire intenzioni esplicate dalle labbra, azioni costruttive avviate dall’intaglio del metallo. La filettatura d’ogni vite ribadisce un’ostinazione, l’intuizione fruttuosa di unire parti separate predisposte a formare un nuovo intero.
Olga Tokarczuk raccomanda: «non facciamoci ingannare dall’aspetto poco appariscente di questo oggetto. È lei che alle nostre spalle avvita con se stessa gli strati di realtà, congiunge in un unico punto i nostri instabili e distinti punti di vista e con il suo meccanico movimento circolare a spirale unisce gli opposti. Vite benedetta, abbi cura di noi!» (Olga Tokarczuk, Il tenero narratore, Bompiani, pp.64-65.)
La vite dunque inserisce, salda, penetra il concreto come l’immaginario. A ragione la penna di uno scrittore in fondo è una vite. La penna operosa che tutto dice e segna. L’inchiostro e il sottile, puntuto oggetto che lo contiene richiama a serrare, stringere, fissare sguardi, emozioni, palpiti. Il bacio tra dite e vite conduce a un amplesso d’amore.
Nuda la vite.
Che dite?
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