NUGAE - Doris Bellomusto - Un'ora al giorno
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Doris Bellomusto |
A Settembre vorrei da sempre tornare indietro,
rifugiarmi in una casa non mia, indossare anni di vento e musica, sentirmi in
pace con i miei demoni e trattenerli in tasca oppure darli via insieme
all'elemosina. Da sempre vorrei parlarmi piano piano, tenermi per mano e
portarmi dov'ero quando diventavo chi adesso sono.
La nostalgia è sangue amato e scorre lenta nel fiume
amaro del mondo.
A Settembre da sempre spero che il vento sia pane e
memoria.
E penso al tempo perso nell'errore "vassene 'l tempo e l'uom non se ne avvede" - lo dice Dante e io mi mordo il cuore. Senza pudore, ingorda e vana, ho pena e fame, ho torto quasi sempre, ho l'anima scomposta di una strega, ma il fuoco non mi brucia, ci pensa il tempo, che, a quanto pare, esiste.
Forse un giorno mi volterò indietro e mi vedrò quieta
nel mio fermento, ebbra di tempo nuovo, nuvola sciolta in pianto, vento fra
rami spogli, terra sotto la neve e sarà lieve svanire nella scia dorata del
pulviscolo. Il morso del tempo fa bene alla mia carne ingenua e so che oggi è
un giorno da sottrarre alla mia somma.
Un'ora
al giorno
vorrei
saper volare
piano
e leggera
planare
sulle cose
avvolgere
il vento
ai
miei capelli
e poi
mentire
dire
che ho dormito male
e che
mi spettina la fatica,
quella
che fa gonfie le caviglie
quando
tramonta il giorno.
Sarebbe
una dolcissima bugia,
e io
una creatura minuta e austera
dimenticata
ai bordi della sera.
Poesia "streghesca" che affascina.
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