LADRO DI STELLE - Marco Brogi - In morte di Oliviero Malaspina

Marco Brogi




Nel quasi silenzio dei media, il 6 settembre scorso se ne è andato a 63 anni Oliviero Malaspina, cantautore, poeta e scrittore di straordinario livello. Malaspina era il pupillo di Fabrizio De André, con cui ha collaborato a vari progetti, compreso un "Dizionario dell'Ingiuria”. Il loro ultimo lavoro, “Notturni”, un album che era in fase di realizzazione, è rimasto incompiuto per la morte di Faber.

Te ne sei andato a settembre, quando riaprono le scuole e l’infanzia perduta vorrebbe tornare sui banchi.

Te ne sei andato quando ha appena chiuso il grande circo dell’estate, degli stabilimenti balneari assediati dalla trap, delle creme abbronzanti, dei bikini griffati, del via vai dei venditori ambulanti graffiati dall’indifferenza.

Te ne sei andato a settembre, quando già chiama l’inverno di Faber.

Ti piangono le puttane del pianeta, i senza niente, i senza tutto, gli invissuti.

Non ti piange l’industria discografica, che nei tuoi confronti ha prodotto solo menefreghismo, pisciando sulla tua poesia a intervalli regolari.

Non ti piangono le ugole virtuose dei tuoi colleghi e delle tue colleghe, che manco sapevano chi fossi.

Non ti piangono le star a parole progressiste e dalla parte giusta, che si sono tenute a distanza di sicurezza dal cantare una tua canzone.

Non ti piangono i giovanotti e nemmeno quelli più grandi, troppo presi dal loro ombelico.

Ti piangono i musici senza manager, senza service, senza leccalulo e guardaspalle.

Ti piangono le canzoni e le poesie che non hai fatto in tempo a scrivere.

Ti piangono le verità sepolte, gli innocenti di Gaza e di tutti gli altri inferni terreni, uccisi dalle bombe, dalla fame, dalla sete, dall’ignavia del mondo.

La prossima volta saremo felici, Oliviero.

Vi propongo due poesie di Oliviero tratte dalla raccolta Il ballo della fanciulla in fiamme, Guardamagna editore, 1986.

 

Cartolina 1

 

Nel ventre del pozzo

la riconosci ancora

la mia firma

sul foglio del mare

che l’onda esausta

stenta a riportare?

Io ti ricordo appena

e soffro ancora

come sempre per il tuo

non amarmi in eterno

 

 

Cartolina 2

 

A lungo ti parlerò

a lungo del mio Carnevale obsoleto

nella spirale del ventaglio

da dove attendo e resto quieto.

A lungo tacerò

le parole a repentaglio

nel cappello dei pensieri

aggrovigliato sul binario.

Commenti

  1. Grazie, Marco. Sicuramente il tuo amico Oliviero Malaspina gioirà delle tue parole. Regalano forza e dolcezza.

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