LA STANZA COLOR GLICINE - Simona Garbarino - Il Venditore

 

Simona Garbarino


Era un venditore di pace, era.

Abbelliva ogni giorno il suo negozio con piante di tutte le fogge. Quasi non si vedeva il negozio

tante erano le piante, per lo più verdi, per lo più perenni.

Valicata la soglia sembrava di entrare in una foresta.

Intorno al bancone si potevano notare almeno una decina di piante a cascata, chi entrava

doveva districarsi tra vasi, vasetti, vasoni che occupavano il negozio in ogni sua piega.

Si entrava e il venditore dava il buongiorno o la buonasera, dopodiché chiedeva il motivo della

visita e mostrava sacchetti di piccola e media taglia oppure scatole, anche da regalo.

C'erano anche versioni olfattive ridotte in forme nebulizzanti, la versione eau de toilette per le

signore più esigenti, la versione a sonagli per i più piccoli, quella aromatizzata per i golosi.

Io entrai senza un'idea precisa.

Quel negozio, in fin dei conti, mi era stato indicato da un'amica e, mi ricordo, ne avevo anche

riso.

"Un negozio che vende pace? Ma cosa significa?"

"Tu va e fidati per una volta!".

E così feci, non foss'altro che per farla tacere.

Andai, una mattina.

Fuori faceva molto caldo e il frastuono della città certo non aiutava: entrando avvertii

subito una deliziosa frescura e un profondo meraviglioso silenzio.

Il venditore era intento a bagnare le piantine sul bancone quando, rispondendo al mio

buongiorno, disse:

"In cosa la posso servire?".

"Vorrei un po' di pace".

"Un po'? Mi spieghi meglio: è qui per lei o per altri?".

"Al momento sono qui per me, poi vedremo".

"Le farò un po' di domande, giusto per capire meglio. Sintomi?"

"Mi sento in costante affanno, ci sono giorni che non riesco a calmare il battito del cuore e giorni

che dovrei rianimarlo".

"Quindi, anarchia del cuore".

"Si, più o meno".

"Dorme e mangia regolarmente?".

"A tratti".

"Sfugge il genere umano?".

"Appena posso, si".

"Cerca la solitudine?".

"La bramo in ogni momento".

"Dolori dell'anima importanti?".

"Tre, gli ultimi due mi hanno praticamente annientata...

ma ho reagito, sa? Ho sempre reagito bene."

"Lo immagino signora: lei è una donna forte".



"Tuttavia..."

"Tuttavia?"

"Le consiglierei per cominciare 350 gr. di pace solubile, tre cucchiaini la sera prima di coricarsi e

due e mezzo la mattina per affrontare la giornata. Vedrà che tra qualche giorno si sentirà

meglio".

"Speriamo, sono sfinita".

"Lo credo signora, vivere senza pace è una condanna.

L'anima sfiorisce in poco tempo: è molto pericoloso".

"Si, immagino – risposi- quanto le devo?".

"Ma nulla signora!".

"Mi scusi, ma questo non è un negozio?"

"La pace si può e si deve cercare ma non si può comprare. E' come la grazia. Sono beni

importantissimi ma non hanno prezzo".

"E, perdoni la domanda, ma lei come campa?"

"In pace, signora, io campo in pace".














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