UGO FA COSE - Viola Bruno - Calendario All’Incontrario - 0 -
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Viola Bruno |
Ciao, sono Ugo.
Ho sei anni, un caschetto irregolare e una certa idea del mondo.
Sono nato il 28 luglio.
Non sono un bambino come gli altri.
E non perché so leggere l’ora analogica o perché so dire “assenza di senso” senza sbagliare la s.
Io parlo poco.
Faccio cose.
Strane cose, dicono.
Io non mi vergogno di essere fragile.
E nemmeno di lanciare una scarpa a Natale.
Sono diverso perché vi vedo. Tutti. Sempre.
Vedo la polvere che nascondete sotto il tappeto.
Come dite "tutto bene" mentre stringete i denti.
Come vi parlate addosso per paura del silenzio.
Quando vi arrabbiate senza motivo.
Quando cancellate un messaggio perché vi vergognate.
Quando vi sentite piccoli. Esclusi. Ridicoli. O semplicemente stanchi.
Sono in quel pensiero che non volete avere, in quella colpa che non volete riconoscere, in quel gesto che non volevate fare.
Solo che io lo faccio davvero.
Senza scuse.
Senza filtri.
Con la serietà di un bambino che gioca.
Nei prossimi mesi vi racconterò dodici piccoli incidenti emotivi.
Dodici marachelle dell’anima.
Vi farò ridere.
Forse vi metterò un po’ a disagio,
come fa lo specchio quando c’è troppa luce.
Questo mio gioco si chiama “Calendario all’incontrario”.
Ogni mese non aggiunge: toglie.
Toglie strati di educazione, frasi di circostanza, abitudini da grandi.
Toglie il pudore dei sentimenti veri, il decoro delle reazioni calcolate.
Con ogni cosa che faccio, vi spoglia — con dolcezza — dell’età adulta.
Vi lascio in mano ciò che avevate dimenticato:
un gesto puro, uno sguardo senza filtri, una rabbia onesta, un bisogno nudo.
Non è una regressione. È un ritorno.
Un mese alla volta, vi porterò davanti allo specchio.
Per mostrarvi dove vi siete nascosti.
E ritrovarvi.
Ci vediamo il 28 agosto: il mese -1.
Benvenuti.
Io sono Ugo.
E faccio cose.
Ugo
N.B. Questa immagine è stata generata con intelligenza artificiale. Il bambino rappresentato non esiste, non corrisponde a persone reali, vive o esistite, ed è utilizzato a scopo illustrativo, narrativo e simbolico.
Se riconoscerete questo bambino, se vi sembrerà di averlo già visto, è solo perché in realtà Ugo… esiste dentro ognuno di noi.
Grazie , ti seguirò in questa inchiesta poetica, dentro e fuori di noi . Nadia Chiaverini
RispondiEliminaGrazie di cuore, Nadia 🙏❣️
EliminaChe meraviglia🤍
RispondiElimina🙏🤍
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