SOPRASSALTI - Laura Valentina Da Re - Nel Cerchio del Mondo. Il Viaggio di Bianca

 

Laura Valentina Da Re




Dovrà lavare il suo baco anche
di notte con un muso che
splende, veggente ha uno scopo
dentro le mani, una benedizione
per mezzo di cieli d'Africa dove
la sete forse si scompone in
chiane di luna come una puerpera
inclinata e la brezza persa
nel buio.

(Laura Valentina Da Re)




La tarologia è molto più di un mazzo di carte. È un linguaggio antico e simbolico, un ponte tra il Visibile e l’Invisibile. È Arte, è Intuizione, è un Abbraccio tra immaginazione e psiche. Ogni carta dei Tarocchi custodisce un archetipo vivo, un’energia che parla al cuore e all’inconscio, un invito ad esplorare ciò che si agita dentro, ciò che ancora chiede di essere compreso, accolto, integrato.

Da tempo sento che questo mondo mi appartiene. Mi ha chiamata in silenzio, attraverso l’estetica sublime delle immagini, ma anche attraverso il pensiero profondo che le anima. La tarologia è per me uno specchio, una lente, una voce. Non predice: rivela. Non impone: accompagna. È una danza tra anima e simbolo, tra visione e possibilità.
Tra tutte le carte, ce n’è una che sento mia più delle altre: la carta del
Mondo.
Il Mondo è il compimento del viaggio, è il ritorno a casa dopo essere passati per tutte le tappe dell’anima. Non è una fine, bensì un cerchio che si chiude e si apre insieme. È armonia, è sintesi, è rinascita. Al centro, una figura nuda danza dentro una corona ovale, circondata da quattro custodi: l’angelo, il bue, il leone e l’aquila— simboli eterni di equilibrio e totalità.
Ed è lì, nel cuore di questa carta, che ho ritrovato me stessa. Ho sentito il bisogno di raccontarmi, di svelare il mio mondo interiore, non in modo diretto, ma attraverso una figura che mi rappresentasse. Così è nata
Bianca.
Bianca non è altro che un’espressione della mia anima. Una donna che scrive per sopravvivere al silenzio, che ama, che lotta, che si perde e si ritrova. Una madre, una compagna, un essere umano in trasformazione. Bianca è il mio specchio, e la sua storia è il mio rito. Un rito di passaggio, un attraversamento, una preghiera.
Nel suo mondo vivono figure guida, simboliche e amorevoli: un angelo, un bue, un leone, un’aquila. I custodi del Mondo. I custodi di Bianca. Ognuno di loro parla, osserva, protegge, come fanno le forze invisibili che ci sfiorano ogni giorno, anche quando non le vediamo.
Questo racconto è la mia offerta. Una narrazione poetica e simbolica che spero possa toccare anche altri cuori, soprattutto quelli che si sentono “strappati”, incompleti, fragili, perché ognuno di noi, a suo modo, è nel cammino del Mondo e ognuno di noi, prima o poi, deve imparare a danzare nudo dentro il cerchio della propria verità.

Bianca – L’Anima che si Rivela
Bianca cammina sul filo teso tra voce e silenzio. È una donna che scrive ciò che non riesce a confessare, una madre che accoglie, una maestra che ascolta, una creatura che cerca il proprio centro tra le pieghe del vivere.
I suoi versi nascono dove le parole si fermano, dove l’anima cerca rifugio in una stanza senza suono. A volte la poesia la sfiora, altre la dimentica. In quei giorni si sente fragile, smarrita, come se un frammento le mancasse; nonostante questo continua a scrivere, quasi fosse un filo d’oro che tiene insieme le sue crepe. Bianca vive sospesa tra il bisogno di ordine e la resa al caos: la casa che si ammassa le parla del cuore, di quel disordine sottile che abita anche dentro di lei.
Ha un pudore antico che la avvolge come un velo. Il corpo è terra straniera, eppure oggi si mostra, quasi nuda, non per vergogna, ma per desiderio di verità. Tiene in mano un piccolo bastone, semplice ma carico di intenzione. Nell’altra, un’ampolla chiusa: forse un profumo, forse la promessa di qualcosa che deve ancora sbocciare.
In questo spazio sospeso, Bianca non è sola. Intorno a lei si raccolgono quattro figure silenziose, presenze archetipiche che abitano la soglia tra realtà e immaginazione.
Tiziano, l’angelo, la guarda con occhi limpidi, gli stessi che aveva suo padre da giovane. Posa una mano sulla sua testa come una carezza di luce. «
La vedo vulnerabile», sussurra al bue, «ma quel sorriso che affiora la rende luminosa. Mi chiedo se sa che sono qui per lei, che ogni giorno le sussurro di non temere la bellezza della vita.»
Ugo, il bue mansueto, riposa ma non dorme. Conosce Bianca come si conosce un volto amato. «
Lei mi osserva», dice, «vorrebbe la mia calma, la mia forza gentile. Ma non sa che già le appartiene. Io non posso parlare, ma quando i suoi occhi incontrano i miei, provo a dirglielo quel “tutto”»
Apollo, il leone fiero, si avvicina col passo sicuro di chi conosce il proprio valore. Viene da lontano, dalla terra dove il sole brucia e il coraggio si fa pelle. «
Bianca non è in pericolo», afferma con voce profonda. «Sta attraversando. Si misura con ciò che teme, scopre di poter cambiare. È un cucciolo che impara a ruggire. La osservo ogni giorno diventare più radiosa, più consapevole della propria forza.»
Thor, l’aquila inquieta, plana silenziosa dall’alto. La osserva camminare nei boschi, dove ogni albero sembra ascoltarla. «
Ama la natura», dice, «e dentro di sé porta la nostalgia del volo. Le sue pupille cercano le mie ali, forse desidera vedere le cose da un’altra prospettiva. Chissà se immagina cosa porto tra le zampe- non cibo, ma frammenti di senso per chi osa guardare il cielo.»

Il Centro del Cerchio
Ora Bianca è al centro. Non più fuggitiva, ma presente. Circondata dalle quattro forze del Mondo— spirito, materia, volontà e visione. Non deve fare altro che danzare, come la figura nuda nella carta che ha scelto. Non più per nascondersi, ma per rivelarsi. Non per essere perfetta, ma per sentirsi intera.
La storia di Bianca è una soglia, un attraversamento, un rito che svela l’inizio di una nuova armonia.
Il Mondo non è una meta lontana. È ciò che accade quando impariamo ad abitare noi stessi.


Commenti

  1. https://youtube.com/shorts/0Wa9T_qENIU

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    1. Grazie universalmente e fortemente per il dono della tua voce Sergio, sono privilegiata e felice 🙏

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  2. Laura cara, sei una rabdomante di anime, una feritoia da cui passa la bellezza. Grazie infinite per le tue parole tridimensionali.

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    1. Grazie di cuore per questo sguardo così profondo e pieno che mi emoziona e commuove 🙏

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