FRASEGGI DI LUCE - Annalisa Lucini - Argini 2025
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Annalisa Lucini |
Quest’anno Argini, format di Read(Y) ideato da Michele Piramide e Stefano Tarquini, nella sua terza edizione sbarca ad Anagni a Palazzo Bacchetti, noto come la Casa della Cultura e dei Giovani. Un posto incantevole che unisce storia, generazioni e modernità in combinazione perfetta.
Oggi
e domani ci saranno poetry lab, talk, poesound, open mic e selfie live che coinvolgeranno non
soltanto il mondo della poesia e della letteratura, ma anche tutti gli
appassionati e non, interessati a spazi di condivisione. Tutto
questo è stato possibile grazie alla collaborazione e al sostegno di Valentina Victoria Simionato,
Presidente dell’Associazione Las
Mariposas, attiva nella costruzione di spazi di partecipazione – e che non
ho ancora ben capito perché mi dia retta- e grazie al patrocinio del Comune di Anagni e della Provincia Creativa di Frosinone, sempre
sensibili a nuove iniziative. Per
la terza volta partecipo ad Argini. Ricordo
che nel 2023 l’evento fu organizzato sul Lungotevere Tor di Nona, luogo quasi
ancestrale, dal quale già solo lo sguardo su Castel Sant’Angelo e il suo ponte
è poesia allo stato puro. Una
poesia che non ha bisogno di poeti e versi perché è tutta lì la linfa vitale,
in quello che osservi, in quello che percepisci, in quello che sai di essere. Siamo tutti passeggeri con un biglietto
in scadenza, e poi via.. Spazio al prossimo. L’anno
scorso Argini è stato organizzato in zona Flaminio, vicino al Ponte della
Musica, in Piazza Perin del Vaga, luogo molto caratteristico che ospita da più
di cento anni uno splendido leccio, non un albero qualsiasi. Lo
chiamano “Tutta Roma” perché nei
primi anni del ‘900, i ragazzini che si arrampicavano sui rami dicevano: «Anvedi da quassù se vede tutta Roma». Ecco,
in quella piazzetta, d’estate, puoi incontrare giovani e meno giovani, in cerca
di svago e un po’ di frescura. Giochi
con il pallone in piazza, anziani seduti sulle seggiole, qualche locale che
offre ristoro. Ma
quanto è bella Roma? E quanto è diversa Roma –in alcuni suoi scorci- dalla
realtà di provincia, dalle periferie popolose, dalle nostre città in lungo e in
largo per l’Italia? Le
città, piccole o grandi che siano, in fondo si somigliano tutte. È
stato lì che ho pensato quanto sarebbe stato bello creare una condivisione
artistica e umana tra Roma e la provincia. Così,
per farla breve, siamo arrivati ad oggi. Adoro
le contaminazioni, quella speciale sensazione di non appartenere ad un gruppo
definito, di non essere espressione di cliché
ma parte di un tutto che non conosce confini e limitazioni. Perché
è nella libertà di sperimentare che risiede il senso della vita e che poi
consente a ciascuno di sapere cosa è più gradito di altro. Se
poi partiamo dal concetto che “le parole sono importanti” - ormai luogo comune -,
sapete cosa sono gli argini? Terrapieni
che contengono acque in piena e che, possono essere costruiti in prosecuzione
diretta della sponda di un corso d’acqua. Ed
in questa definizione c’è tutto. Ci
siamo tutti noi e c’è una bellissima occasione di partecipazione ed
approfondimento da non lasciarsi sfuggire. Se potete affacciatevi, ci vediamo
più tardi. E se
vi piacerà, ricordate che il 13 luglio.. Argini torna a Roma.
Retta
che attraversa È acceso di rosso questo sole d’estate che al mattino presto, maestoso sorge. Su due sponde opposte ecco l’orizzonte. Retta che attraversa il mare. Un mare bramoso di generare chissà quale continuità. Da riva a riva.
(Dalla
mia raccolta inedita Lilac Wine, 2023) |
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