Antologia ANTEPRIME - gli INEDITI di FINESTRE (I edizione commentata) - Estratti: Gabriella Grasso e Nadia Scappini
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In varie puntate vi proponiamo un solo estratto di un autore o una autrice che un componente della redazione ha scelto di commentare. Per leggere il resto, il volume è disponibile sul sito della Nero_Latte Edizioni di Patrizia Baglione.
Oggi è la volta di Gabriella Grasso e di Nadia Scappini, delle quali si offre solo uno degli inediti affidatici. Per gli altri, e per leggere il commento di Melania Valenti, acquistiamo l’antologia e aiutiamo la piccola editoria indipendente.
Buona lettura!
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La timpa
Ripartirò dal gradino da scalare
dalla montagna che mi cinge dietro
le spalle curve e mi indica la strada
per drizzarle e sollevare
lo sguardo
sarà uno sguardo miope, ripartirà
dal letto da rifare
dal ritrovarne il senso
solo nel farlo
dalla foglia a cui volere dare
ancora un poco da bere
da un essere che sono
e non mi lascia
ripartirò dalle sue stanche
braccia
(Gabriella Grasso)
***
I
e noi?
stremati in un mondo che occupa spodesta l'uomo
sarà il non la sillaba che si conviene?
da chilometri e chilometri la Terra rinvia l'orizzonte
contendendo l'infinito al cielo
ma finisce strapiombando
e non scende il cielo a colmare lo spazio che si svuota
non ha il cielo il colore del perdono
(Nadia Scappini)
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Gabriella Grasso (Catania, 1971) vive ad Acireale e insegna Lettere. Scrive per diversi spazi letterari, nazionali e internazionali. La sua opera prima, Quale confine, è del dicembre 2019 (ed. Kolibris).
Nel novembre del 2021 esce il suo secondo libro di poesie, Il Generale Inverno (ed. Il Convivio, prefazione di Dario Talarico). Il suo terzo libro, Sciott (ed. Puntoacapo, postfazione di Pietro Russo), è del febbraio 2024.
Sue poesie sono state tradotte in inglese, in spagnolo, in cinese e contenute in antologie, tra cui la Contemporary Sicilian Poetry dell’Università di Stanford (Italica Press, 2022). Un contributo critico alla sua poesia è stato fornito da Davide Zizza nel volume Secolo Donna (ed. Macabor, 2021).
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Nadia Maurizia Scappini, nata a Bagno di Romagna il 30 dicembre 1949, vive a Trento. Dopo l’insegnamento di discipline umanistiche nei Licei di Trieste e Trento, si occupa di promozione culturale, scrittura e critica. Collabora con l’Associazione A. Rosmini di Trento, con la pagina culturale di riviste nazionali, con il blog Bottega Portosepolto e con la rubrica QB per Independent poetry; cura, inoltre, per il Tquotidiano indipendente del Trentino Alto Adige una rubrica dedicata alla poesia.
Autrice di due romanzi (Le ciliegie sotto il tavolo, Marietti 2012, postfazione di Gianfranco Lauretano; Sonia e il poeta, Il Vicolo, 2016, postfazione di Gianfranco Lauretano); due saggi (E tuttavia Ti cerco, Ancora, 2007; Limone ruffiano, Il Vicolo, 2016, postfazione di Ernesto Ferrero) e il libro di racconti Topografie interiori, Reverdito, 2020, nota critica di Roberta Scorranese.
Per la poesia ha pubblicato Le parole del cuore stampa Mondadori 2003, prefazione di Paolo Ghezzi; La luna nuda, Travenbooks 2007, prefazione di Marcello Farina; Il ruvido mistero, Ancora 2008, prefazione di Davide Rondoni; Un’ora perfetta, Aragno editore 2015, postfazione di Giorgio Bàrberi Squarotti; Come dire dell’amore, Moretti&Vitali 2019, postfazione di Giancarlo Pontiggia; La bilancia del cielo, traduzione in inglese, tedesco, spagnolo, russo, cinese del monologo in versi tratto dal romanzo minimo Sonia e il poeta (musicato dal Maestro Daniele Lutterotti per voce violino violoncello), prefazione di Monica Guerra, Graphie/Il Vicolo, 2021; Preghiere imperfette, Moretti&Vitali, 2022, postfazione di Paolo Lagazzi; presente in “Almanacco di poesia italiana”, Macabor 2020 e in “Sesto repertorio di poesia italiana contemporanea”, Arcipelago Itaca, 2022; la plaquette Nu suntem singuri /Non siamo soli, Cosmopoli Bucarest, 2023; Sul fianco del mattino, peQuod, collana Portosepolto, 2024, nota critica di Franca Alaimo (testi musicati dal Maestro Armando Franceschini per pianoforte e viola).
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