SOPRASSALTI - Laura Valentina Da Re - "Neve su foglie vermiglie" di Eihei Dōgen
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Laura Valentina Da Re |
A Natale, mio figlio Fabio mi ha offerto un dono che va ben oltre il tangibile: Neve su foglie vermiglie, una raccolta di poesie scelte di Eihei Dōgen, tradotte e illuminate dai commenti di Shōhaku Okumura. Non è un semplice libro ma un portale verso un altrove interiore, un invito ad intraprendere il pellegrinaggio dell’anima, un rifugio segreto dove la luna si posa per sussurrare verità dimenticate o semplicemente nascoste.
Leggere queste poesie è come lasciarsi avvolgere da una meditazione senza tempo, in cui ogni parola diventa un frammento di infinito e ogni verso si trasforma in un sentiero luminoso nel buio. È un rito intimo, l'apertura di una nicchia custodita nel profondo del cuore, dove il mistero dell’essere si svela lentamente, come la luna che diffonde la sua luce su ciò che, da sempre, risiede in noi, senza che ce ne accorgiamo.
Il cammino proposto da Dōgen non conduce a una meta definita, ma ci invita a spogliarci delle apparenze, a rimuovere quelle spine invisibili che, una volta eliminate, lasciano spazio a una luce interiore pronta ad irradiarsi. È nel coraggioso atto di abbandonare le maschere che si apre il varco verso una verità autentica e disarmante.
Ogni waka si presenta come una tappa essenziale di questo viaggio: ogni centimetro emotivo che separa un verso dall’altro diventa un invito a sperimentare la bellezza poetica che, priva di artifici, si manifesta in parole capaci di contenere interi universi.
Tra tutte, c’è un waka che mi si eleva come un eco profondo nell’anima:
Pur contemplando
la luna della mente
nel grande cielo,
ne lodo colore e forma,
perso nel buio.
Questi versi sono un invito vertiginoso a perdersi per ritrovarsi, a scoprire che, nel gesto di contemplare la luna della mente e lodarne la forma, ci si disperde nel mistero del buio. È il paradosso zen: la verità non si conquista, ma si svela nell’atto stesso del lasciarsi andare, nel permettere che le apparenze svaniscano per far emergere una luce interiore potente e inaspettata.
In questo silenzio poetico, il dono di questa lettura diventa un eterno invito a riscoprire la bellezza della nostra imperfezione, a liberare l’essenza nascosta in ogni frammento del nostro essere.
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