GINESTRE - Laura Serluca - Cristiano Godano : “con la leggerezza di Calvino cerco una fuga verso l’alto”

 

Laura Serluca


Dopo oltre 30 anni di carriera come leader dei Marlene Kuntz, Cristiano Godano torna con “Stammi accanto”, il suo secondo album da solista. Il disco è un’opera intima e riflessiva, nata durante un periodo di incertezza e vulnerabilità sociale, mentre il mondo stava cercando di riprendersi dallo spavento della pandemia. Un progetto artistico radicato in un sovrastante bisogno di estirpare da sé stesso una fragilità ingombrante e farne un’idea confidente.  




In “Eppure so”, il primo singolo dell’album, l’artista parla di un mondo che avvilisce "ricompare il mondo che non vorrei, ogni cosa porta il peso dei nostri guai” e smarrirsi in quest’inferno è sangue se non ci si affida alla visione, alla Poesia, alla bellezza.

Ma sono ancora qua a scrostare l’ansia. Cerco una verità dentro la ferita”.  In questa canzone, la voce di Godano insieme a quella di Samuele Bersani, racconta dell’ansia, una condizione dubbia e violenta che addolora perché chiede continue risposte. 

Questo disco ha una prospettiva meditativa, “una quiete magnetica”, e queste canzoni si sforzano di reagire opponendo una resa quieta alle turbe e alle paure”. 

Nel testo “Vacuità” questa tensione verso la spiritualità e l’estraniazione inizia a complicarsi confondendosi con l’istinto, si avverte dunque un equilibrio frammentato ma terribilmente umano e romantico. 

“Ma quando poi arriva lei effondono per me un’azzurra intensità quegli occhi fulgidi: ravvivano il desiderio”.  

I sensi ci riportano all’emozione e nella dimensione della sensualità facendo emergere dunque, il conflitto tra il distacco da ogni forma di attaccamento – sinonimo di libertà - e l’Amore. 

«Sono molto razionale e non ho slanci spirituali; l’amore è l’unica frattura che mi impedisce di abbracciare completamente il mio pessimismo spirituale. È quel mistero che dà sapore alla vita, creando una sospensione necessaria».




Vacuità è un concetto cardine del buddismo: è uno stato mentale e spirituale auspicabile per un percorso di emancipazione. C’è un passaggio del testo in cui dico: “Slegami dagli orpelli e portami dove scivola ogni cosa che la mente vede, giudica o desidera”. Sia la meditazione che il buddismo puntano a questo: liberare la mente. E la vacuità rappresenta l’approdo ideale di questa condizione. Volevo sottolineare che sì, c’è questo mio slancio, questo tentativo di arrivare lì, ma poi una distrazione clamorosa, come lo sguardo dell’amata, ti riporta con forza alla dimensione terrena, concreta, emotiva. Questo è un po’ il senso.”


Stammi accanto” è un disco “senza tempo”: attraverso l’uso ricercato della parola, l’esplorazione di espressività diverse, le magnifiche sonorità e insieme alla raffinatezza, all’evoluzione dell’uomo-artista e alla sua poetica musicale è un lavoro d’introspezione davvero raro. 


"La proiezione nell’aria delle mie aspirazioni, dei miei tentativi di fuga dalla realtà ricorre nelle mie composizioni insieme al sogno, alla poesia, alla Bellezza. Unirei tutto in un vagheggiamento che ha a che fare con l’estraniazione. Italo Calvino, nella sua lezione sulla leggerezza, parlava del desiderio dei poeti di librarsi in volo e sganciarsi dalle contingenze, come accade ai personaggi di Chagall, trattenuti per una mano da qualcuno perché altrimenti si sgancerebbero in volo. È bella l’idea di fuggire non di lato, ma verso l’alto”.





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