A BACIO DI RIMA - Lina Maria Ugolini - LIBRO/LIBRO un lieve schiocco omofono

 

Lina Maria Ugolini

Se mi LIBRO con un LIBRO


Un bacio con schiocco omofono quello tra Libro e Libro. L’oggetto in carta e parole incontra il verbo, il tempo sospeso che più lo rappresenta in levità.

Cosa è un libro? Cosa accade se mi libro?

Un libro è un oggetto rettangolare o quadrato, un volume (altro termine idoneo a designarlo). Può aprirsi molte volte, tante quante le pagine che lo compongono. Le pagine, numerose e sottili come foglie (originate da fogli) costruiscono il libro, nel momento in cui dopo la stampa, tali fogli si piegano, si tagliano e si cuciono nell’atto della rilegatura. Un libro infatti, si cuce come un abito (da ciò deriva anche l’eventualità peregrina d’abitare nel mondo di un libro). Un libro cucendosi cuce le parole che lo riguardano e siccome le parole di un libro servono a inventare delle storie, anche le storie finiscono con l’essere cucite in modo da non far scappare più (e in nessun punto) la fantasia.

Il libro è una cosa che si tiene in mano. È una cosa che stabilisce con la mano un contatto intimo che sa tanto di carezza. Proprio così… a volte basta una carezza a voltare la pagina di un libro. La prima ad esempio, quella ancora bianca posta dopo la copertina, parola di spessore che in un certo senso copre il suddetto libro accucciandolo per bene. 

Accarezzata la prima pagina, la mano si affeziona all’oggetto, ha voglia di dispensare ulteriori attenzioni. Scopre così i caratteri tipografici e lettere soggette a vari umori. Caratteri di tristezza, allegria, paura, stupore. 

Sai che ti voglio bene, signor libro? Confida teneramente la mano. 

Quasi quasi e in gran segreto ti leggo. Saremo amici e chissà… anche amanti. Un libro fatto di fogli, si sfoglia. Sfogliare un libro è un po’ come spogliarlo. Un libro è una cosa nuda perché nude sono tutte le parole quando raccontano senza inganno la vita. 


Un libro porta nutrimento a chi lo legge perché le storie hanno tutte un sapore. Se sono ben preparate, un buon libro si divora. Per produrre simile nutrimento chi scrive ha bisogno di una giusta ispirazione (l’equivalente rimedio per il quale un campo richiede concimazione).

Più la penna si ispira durante la scrittura, più il libro aspira a essere aspirato e letto tutto d’un fiato. 

Se si sfoglia in fretta un libro si produce un leggero venticello. Tale vento può anche aumentare fino al punto da spingere il libro a librarsi nell’aria. A pensarci bene qualunque libro schiuso si presta a divenire alato. Resta solo da chiedersi se in tale ascesa sia realmente il libro a volare o magari sia chi lo legge a sospendere se stesso dalla terra. 

Un libro vola o sono io che volo con un libro?

Un libro immette nel pensiero altri pensieri. I pensieri che inventano pensieri aumentano la forza della creatività, una forza si dice, più potente della gravità. Ciò non è del tutto provato scientificamente ma di sicuro umanamente. Se la gravità rende pesanti, la creatività fa leggeri, più leggeri delle nuvole. 

N. B. Accade solo se mi libro con un libro. 


Angelo Branduardi. Il libro.


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