GINESTRE - Laura Serluca - Patti Smith: «la poesia e la musica, linguaggi universali»

 

Laura Serluca

L’americana Patti Smith, salita alla ribalta internazionale come star del rock, e più tardi del punk, è nata nel circuito poetico underground newyorchese. Oltre ad essere la sacerdotessa indiscussa del rock e un’icona femminile degli anni 70, pochi sanno che è anche una poetessa. E proprio come Bob Dylan, nonché Leonard Cohen, per Patti Smith la musica non è stato altro se non un ritorno al nucleo poetico originario, a quell’unicità di parola e musica che già gli antichi Greci ritenevano spesso indissolubile. 

 «Io ho sempre pensato di essere una poetessa, una performer, di essere un'artista, la musica, anzi il pubblico, mi ha permesso di essere musicista, scrivere canzoni non è come scrivere poesie. La poesia è mistero, scrivere è la cosa più importante, scrivere canzoni è soprattutto per gli altri, la poesia è per sé stessi. Molte poesie mie nessuno le ha lette».


Patti Smith - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto ::  OndaRock


In un’intervista Patti Smith dice:

«I linguaggi della poesia possono essere molto diversi, infuocati come quello di Ginsberg o visionari come quello di Rimbaud, ma resta una delle forme più alte di espressione. Non saprei dire che ruolo abbia oggi, perché ogni generazione traduce da sola le proprie voci culturali. So solo che durante questo tour, quando leggo Footnote to Howl di Ginsberg davanti a ventimila persone, per quei quattro minuti sento che tutte e ventimila stanno ascoltando veramente e si commuovono. Questo è un segnale che la poesia è sempre trasformativa».


Con le calze di nylon o scalza
stracolma d’orgoglio o curva come l’amore
ramoscello o ballerina al vento
lo stesso vento ma fetido di porci
polline che dà la tosse o rosa
fantastica crudele diversa da tutto
fare a meno dell’apparecchiatura
da sala operatoria
essere immune da ogni danno fisico
conoscere l’amore senza eccezione
essere santa in qualsiasi forma

Preghiera, da «Il sogno di Rimbaud»


Nel libro: “Presagi d’innocenza” è possibile percepire quanto per lei sia stata importante la poetica di Rimbaud. È una Patti Smith più intimista e ‘romantica’ in questo libro, ma è anche vero che non ha abbandonato la sua voce originale provocatoria e sciamanica, tanto esoterica quanto profondamente anarchica.


Presagi d'innocenza di Patti Smith, Sperling & Kupfer, Paperback - Anobii


La sua è rimasta una scrittura dotata di forza visionaria, popolata di angeli e demoni, di voci e contemplazione, di energie e simboli, di suggestioni e radici che affondano in Blake, Rimbaud, Picasso, Arbus e Johnny Appleseed. Con questo libro, Patti Smith ci consegna ancora una scrittura in grado di raffigurare il caos, quella ‘babele’ in cui siamo calati e di cui la poesia è una inconfutabile chiave di lettura…’la poesia è un intreccio/la poesia è una collezione di parole/uno strano supporto concentrico/è impossibile identificarla o sfigurarla’


La bambola blu

Stamattina ho sognato che ritornavi e lasciavi una bambola
blu a faccia in giù sulla trapunta di mia madre. Mi allungai
per girarla, quando un liquido nero colò da una fessura del
muro e sanguinò in una pozza che si apriva sotto il letto. La
bambola aveva i capelli e il volto blu. L'afferrai per le caviglie
e la scossi come il sonaglio di uno sciamano. La scossi
con tale forza che la testa roteò e sentii rimorso.

Mi alzai e legai i capelli. La mia vestaglia sfiorò il bordo
d'acqua nera. Il naso cominciò a sanguinarmi, dapprima
lentamente, poi gocce della grandezza di lacrime mi scivolarono
sulla gola, tingendo il colletto e il corpino. Il mio vestito era quello
della bambola blu. Camminai sull'acqua attraverso
la parete nella foresta fino a una collinetta rocciosa.
Mi tagliai un sentiero e salii a piedi nudi.

Mi distesi a faccia in giù sulla cima, canticchiando la musica
di un sole flautato. Non ero più arrabbiata. Non ero altro
che lo spazio di una nota cantata da un tordo nel bosco.

Patti Smith

dal libro "Presagi d'innocenza" di Patti Smith


A settembre un concerto e reading di Patti Smith in streaming | Indie For  Bunnies


“La musica, - ha detto ancora Patti Smith, intervistata dal critico Ernesto Assante - «è la più grande arte di condivisione anche nell'epoca dei social. La musica è il mezzo più diretto. Sono orgogliosa di comunicare la musica. Di condividere certi sentimenti con la gente. È un linguaggio universale. Cantare non costa nulla”.


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