VERTIGINI - Patrizia Baglione su Cuore Puro di Laura D'Angelo
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Patrizia Baglione |
Cuore puro di Laura D’Angelo,
prima di essere un canzoniere in versi e in prosa, è un manifesto alla purezza
e all’autenticità. Capace di uno sguardo sempre nuovo, l’autrice riscopre
l’importanza dell’animo fanciullino, pronto sempre alla meraviglia e con la
fiducia nel mondo. “Portami dove la malinconia cede il passo alla luna, dove
all’improvviso la luce di un lampione si accende, e il giorno se ne va”.
Il cuore è per antonomasia l’organo che simboleggia il sentimento, come se tutto il nostro patrimonio emozionale partisse proprio da lì. Il cuore non tradisce, non separa, ma dona solo luce a chi prova amore e riesce a donarlo.
“Una rivoluzione/ amare fortemente/ amare tanto, te, in silenzio”, o ancora “E queste sillabe/ le trasformo in un grande amore”.
Ma non c’è solo leggerezza nei testi di Laura; timida e profonda si nasconde anche la nostalgia, una nostalgia fatta di orologi, calendari fermi su mesi passati, di cose abbandonate. “Portami dove piangono gli oggetti il loro silenzio, la loro inedia, la loro inanità. Portami dove la nostalgia cede il passo alla malinconia”.
Cuore puro è dunque una confessione all’esistenza, al tempo che inesorabilmente ci sfugge, all’amore dolce e confuso che proviamo.
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