Marco Brogi - Caro amico, ti scrivo - L’amicizia nella Poesia

Marco Brogi




“Quando devo uscire con un amico sono sereno, rilassato. Mi godo l’attesa dell’incontro. Quando so di dover uscire con la persona di cui sono innamorato, invece, l’ansia viaggia a mille. Sono agitato, inquieto, frenetico. L’amicizia, non contemplando la sensualità e la libido, a differenza dell’amore non è soggetta all’usura del tempo e dell’abitudine. Sono convinto che sia l’amicizia il sentimento più alto. L’amicizia nasce e non muore. È addirittura più dell’eros, che è passione, e come tale può finire, tornare, avere alti e bassi.”

Parole (senza musica, a questo giro) di Roberto Vecchioni, regalatemi dal cantautore e scrittore durante un’intensa chiacchierata in un dopo-concerto a Siena, un mucchio di anni fa.

Parole che ho preso in prestito per provare a dare un volto all’amicizia, il pane che placa la nostra fame di armonia e che non manca mai sulla tavola dei miei giorni.                            Ho sempre un coltello in tasca per dividere il pane dell’amicizia e ce l’hanno anche i tanti poeti che intorno a questo sentimento hanno scritto versi potenti, indimenticabili.

A partire da Eugenio Montale, che in questa poesia dedicata al ballerino russo Boris Kniaseff, affida al ricordo dell’amico il compito di aiutarlo a superare il male di vivere.

 

Il ricordo del tuo sorriso

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d’una giovinetta palma..
.(1)

 

In Agli amici, una poesia di Franco Fortini che continua a emozionarmi e che fu l’argomento di una mia appassionata tesina a Lettere per un esame di Letteratura italiana moderna e contemporanea con il critico letterario Romano Luperini), i versi fotografano l’invecchiare degli amici e del poeta, il restare dell’amicizia e, contemporaneamente, il precipitare dei destini nella ‘valle grigia’.

 

Agli amici

Si fa tardi. Vi vedo, veramente
eguali a me nel vizio di passione,
con i cappotti, le carte, le luci
delle salive, i capelli già fragili,
con le parole e gli ammicchi, eccitati

e depressi, sciupati e infanti, rauchi
per la conversazione ininterrotta,
come scendete questa valle grigia,
come la tramortita erba premete
dove la via si perde ormai e la luce.

Le voci odo lontane come i fili
del tramontano tra le pietre e i cavi…
Ogni parola che mi giunge è addio.
E allento il passo e
voi seguo nel cuore,
uno qua, uno là, per la discesa. (2)

 

Cesare Pavese, invece, in una poesia poco nota ma di grande impatto, invita a proteggere i nostri amici, a vegliare su di loro nei momenti in cui sono più indifesi.

 

 L’amico che dorme

Che diremo stanotte all’amico che dorme?
La parola più tenue ci sale alle labbra
dalla pena più atroce. Guarderemo l’amico,
le sue inutili labbra che non dicono nulla,
parleremo sommesso.
La notte avrà il volto
dell’antico dolore che riemerge ogni sera
impassibile e vivo. Il remoto silenzio
soffrirà come un’anima, muto, nel buio.

Parleremo alla notte che fiata sommessa.

Udiremo gli istanti stillare nel buio
al di là delle cose, nell’ansia dell’alba,
che verrà d’improvviso incidendo le cose
contro il morto silenzio. L’inutile luce
svelerà il volto assorto del giorno. Gli istanti
taceranno. E le cose parleranno sommesso. (3)

 

A Tonino Guerra basta un frammento del poema in prosa Una foglia contro i fulmini (Maggiori editore. Rimini, 2006) per illuminarci sul senso dell’amicizia.


L’amicizia è una farfalla che si ferma sulla spalla.

 

Nel lungo elenco di poeti che si sono soffermati su questo sentimento figura anche Padre David Maria Turoldo, che ci ha lasciato una struggente riflessione sull’amico che purtroppo non c’è più.

 

Il ricordo di un amico

 

Penso che nessun’altra cosa ci conforti tanto,
quanto il ricordo di un amico,
la gioia della sua confidenza
o l’immenso sollievo di esserti tu confidato a lui
con assoluta tranquillità;
appunto perché amico.
Conforta il desiderio di rivederlo se lontano,
di evocarlo per sentirlo vicino,
quasi per udire la sua voce
e continuare colloqui mai finiti.
(4)

 

Altra lirica straordinaria sul tema è questa di Khalil Gibran. È molto lunga, e per motivi di spazio ne riporto solo una parte.

 

Sull’amicizia

E un adolescente disse: Parlaci dell’Amicizia.
E lui rispose dicendo:

Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace
. (5)

 

Non hanno bisogno di commenti e introduzioni i versi di Emily Dickinson dedicati ad un’amica.

 

Vederla è un quadro −
Ascoltarla è una musica
Conoscerla un eccesso
Così innocente come giugno −
Non conoscerla − afflizione −
Averla come amica
È come se nella tua mano
Ardesse un calore simile al sole. (6)

 

Chiedo scusa se concludo questo breve viaggio nell’amicizia vista dai poeti con una cosa mia. L’amicizia per me è un elemento vitale e non ce l’ho fatta a resistere alla tentazione di dare aria a questi versi, un piccolo omaggio ai miei amici (parecchi per fortuna). Non metterla sarebbe stato come oscurare la luce di cui mi fanno dono.

 

I miei parenti sono gli amici

la loro parte oscura è un porto sempre acceso

li scelgo in base al quoziente

di incompiuto e di euforia

come si sceglie il compagno di banco

il primo giorno di scuola

quando i genitori fanno ancora l'amore

e il futuro è un foglio bianco.

 

________________________________________________________________________

(1) Eugenio Montale Tutte le poesie. A cura di Giorgio Zampa. Mondadori, 1991.

(2) Franco Fortini Tutte le poesie. A cura di Luca Lenzini. Mondadori, 2014.

(3) Cesare Pavese Tutte le poesie. Rusconi libri, 2023.

(4) David Maria Turoldo O sensi miei. Poesie 1948-1988. Note introduttive di Andrea Zanzotto e Luciano Erba. Postfazione di Giorgio Luzzi. Rizzoli, 1990.

(5) Kahlil Gibran Il profeta. Traduttore Francesca Brambrilla. Feltrinelli, 2015.

(6) Emily Dickinson Tutte le poesie. I Meridiani Mondadori, 1997. 

Commenti

  1. Grazie! E la tua, ultima, apre il cuore!

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  2. Bellissimi i tuoi versi! Troppo forte "li scelgo in base al quoziente di incompiuto e di euforia". Sempre grazie, Marco! ❤️

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    1. Grazie. Ci tengo tanto a questi versi dedicati all'amicizia

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  3. Un grande marco brogi ,mi emoziona tantissimo averti letto su questo tema poetico dell'amicizia... tuo affezionato Charlie

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