Antonio D’Alonzo – Sul Re Del Mondo

 

Antonio D'Alonzo


(1-continua) Si può dare credito alla teoria diffusionista che riconduce il presentarsi di mitologemi simili in epoche e civiltà variegate a scambi culturali. Oppure, richiamare la possibilità di una speculare reazione dello spirito umano di fronte agli stimoli esterni, alle aspirazioni, bisogni, paure: in una parola, all’Immaginario.  Ancora si può ricondurre il ripresentarsi dello speculare culturale all’immutabilità di un Tradizione Primordiale. Meglio ancora, si può combinare Immaginario e Tradizione in una

philosophia perennis o come, scrive Amadou, in una theosophia universalis

Secondo Guénon, Il Re del Mondo rinvia all’intermediazione celeste della Shekinah e di Metraton. La Shekinah è la presenza di Dio nel mondo- nel Regno, Malkut - che presenta un aspetto interno (Gloria) inerente al Principio ed uno esterno (Pax) nel mondo manifestato. Ma la Shekinah unisce e congiunge la colonna di destra dell’albero sephirotico, il lato della Misericordia, con il lato sinistro del Rigore: «Se l’uomo pecca e si allontana dalla Shekinah, cade in balia delle potenze (Sârim) che dipendono dal rigore <…> se l’uomo si avvicina alla Shekinah, si libera e la Shekinah è la “mano destra” Dio, come a dire che “la mano di giustizia” diviene allora la mano beneficente». Metatron è il «guardiano», il «Signore», l’«inviato», il «mediatore»: «l’autore delle teofanie del mondo sensibile».

Il Metatron s’identifica con Mikhael, il Grande Sacerdote, il Principe della Clemenza. Ma anche in questo caso l’archetipo conserva la sua ambivalenza, non rinviando soltanto alla clemenza ma anche alla giustizia, assumendo la carica di «Grande Principe» e «capo delle milizie celesti». Il Re del Mondo riassume in sé i due poteri sacerdotali e regali prima della scissione del Kali-Yuga, l’era oscura in cui domina il caos e l’oscuramento del Centro iniziatico. Il Re del Mondo è quindi il pontifex, il «costruttore di ponti» che stabilisce la comunicazione fra mondo inferiore e mondo superiore. In questo senso, come mesocosmo, trait d’union tra Alto e Basso, ritroviamo il suo profilo in una notevole quantità di mitologemi e simboli. Il Re del Mondo è Janus, il dio dell’Iniziazione, che ha due facce e due chiavi, la regale e la sacerdotale. È il misterioso Prete Gianni, il cui regno si affaccia in una remota contrada medievale. È l’altrettanto enigmatico Melki-Tsedeq, re di Salem, di cui parla la Bibbia: contemporaneamente re e sacerdote. Egli è espresso dall’ideogramma cinese Wang.

Il Re del Mondo, quindi, racchiude nella sua figura il potere sacerdotale e quello regale, come era in illo tempore prima della degenerazione ciclica del Manvantara. Così era nel Krta-Yuga, nell’età dell’oro, in cui la Verità non ancora velata, era percepita da tutti e non esistevano ancora le caste. Il passaggio progressivo ad altre ere meno felici - Tetra-Yuga (argento), Dvapara-Yuga (rame), Kali-Yuga (ferro: inizia con la morte di Krshna nel 3102 a.C., e dura 43.200 anni umani) - precipita l’umanità in quello che Guénon chiama «degenerescenza» e provoca la necessità delle caste. Non tutti gli uomini sono adatti a percorrere la via iniziatica. Essa è adatta soltanto a membri di caste arie, sostanzialmente a Brahmani, sacerdoti detentori del potere spirituale, a Ksatriya, guerrieri e nobili detentori dell’ordine temporale, a Vaiśya, allevatori ed agricoltori. Come avviene nello gnosticismo, dove la gnosi è appannaggio dell’uomo pneumatico e di qualche fortunato psichico, tra le tre caste arie, in particolare spetta ai Brahmani il privilegio di poter ottenere la Liberazione. Ksatriya e Vaiśya devono faticare molto di più e soltanto pochissimi tra costoro, dopo una rinascita particolarmente favorevole, possono raggiungere la realizzazione metafisica, invece speculare al karma di un Brahmano. Le eccezioni - Ajataśatru, Gautama Siddharta - danno il via alle filosofie eterodosse del Jainismo e del Buddhismo.
Il tema della rivolta Ksatriya è affrontato da Guénon in modo particolare nella Crisi del Mondo Moderno, in Autorità Spirituale e Potere Temporale ed in Considerazioni sull’Iniziazione. Secondo l’esoterista francese la rivolta degli Ksatriya è la prima scintilla del rovesciamento dell’autorità spirituale dei Brahmani, l’originaria messa in discussione del principio sovra-individuale della metafisica. Questa negazione metafisica è frutto dello spirito individualistico, che poi porterà, secoli dopo, alla civiltà moderna. Guénon attribuisce questa rivolta essenzialmente al Buddhismo Mahayana, differente da quello «originario» Hinayana.
Il Grande Veicolo è una rottura con il Brahmanesimo più ortodosso, in cui principalmente i Brahmani e pochissimi Kshatriya possono ottenere la Liberazione. Quali sono le differenze tra il Brahmanesimo (Induismo), il Buddhismo ed il Giainismo? Le ultime due Vie assicurano a tutti il raggiungimento della Moksha: alle caste inferiori, fino agli sudras ed alle donne. Ecco perché Guénon vede nel Mahayana la prima scintilla dello spirito individualistico che porta alla degenerazione del Mondo Moderno. (2- continua)

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