Patrizia Baglione - su "Tempo d'opera" di Alberto Toni

 

***

È una pioggia lenta, l’acqua che cade, vedi

e non possiamo farci niente, andiamo verso casa

e ci sono le cose che accadono e non possiamo

farci niente, temere, per quella forza del pensiero

che ci tira avanti.

Questa raccolta postuma, Tempo d’opera, fu trovata in un file del suo computer da Roberto Deidier, amico di Toni e curatore dell’introduzione. L’opera compatta, ma non completa, lascia presagire che Alberto avrebbe continuato a lavorarci con amore e scrupolo.

Una raccolta che va a chiudere il cerchio di un poeta attento e sensibile.

Quando

sono tornato ho trovato due piante

potate, resta un tronco bianco

e brillante. È accaduto, non c’ero,  

ed è accaduto. Avrei voluto esserci, 

la potatura fa sempre parte di me.

Il tempo della sottrazione e del dolore, la natura che riempie di verde e pensieri le sue giornate.

C’è una lentezza tutta composta nei versi di questa raccolta; quasi un voler restare immobile a fissare attentamente ogni cosa, per non perdere nemmeno una goccia d’esistenza.

Nell’ora del crepuscolo ho voglia di cose buone, confessa Alberto verso le ultime pagine: metafora di un tramonto ormai visibile, ma che non preclude mai la bellezza. Anzi, è proprio di questa sconfinata bellezza che il Poeta vuole nutrirsi - farsi pioggia tenera, vivere di profonde appartenenze.

Esiste un tempo dell’amore, della resistenza e del dolore. Un tempo in cui il latrato dei cani non raggiunge neppure il giardino circostante. Il tempo del silenzio. Dell’attesa. C’è più vita che morte in questi testi che compongono l’ultimo gesto di Toni. Vita che ci passa attraverso, in ogni microscopica cellula e si addormenta con noi sul cuscino bianco della sera.

*

E come all’ultimo balzo del mattino sparisce

la morte del diluvio notturno. È tutto un rifiorire,

tremare in tua presenza.

E mi alzai, con la convinzione di me,

del tuo ramo al mio innamoramento.

Scendi, fai, e che la forza mai non manchi,

fai, poi rispondi al tuo calo di forze.

Mai noi potremo dire abbiamo solo

per poco, solo per poco rinunciato

a vivere. Mai che la vita non sia

o ci abbandoni.


Alberto Toni, Tempo d’opera, Il ramo e la foglia edizioni, 2022)

Introduzione a cura di Roberto Deidier

https://www.ilramoelafogliaedizioni.it/libro.asp?ISBN=9791280223180



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