Melania Valenti - "Accordi e Ricordi: Un giorno credi"

Melania Valenti


Nella scrittura non posso fare a meno del lato emotivo. Non potrò per questo essere mai una brava critica letteraria, né mai ho pensato di esserlo. Essere super partes, non calarmi in ciò che scrivo, farlo senza immergermi del tutto e tirando fuori sempre qualcosa di personale, non riesco proprio a farlo. È per questo, per accettare questo mio lato, che, anche su questo spazio, voluto appositamente libero da vincoli se non quello della serietà messa in campo da ognuno, è per questo, dicevo, che ogni tanto scriverò di me. Lo farò per mezzo di microracconti ispirati ad eventi della mia vita in cui la musica è stata compagna inseparabile. Il nome sarà Accordi e ricordi.
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Oggi, che un caldo pressante costringe la mia finestra a sbattergli in faccia i suoi vetri e a restare ben chiusa, rifletto sull’estate adulta, in cui lavorare è più duro che in inverno, in cui è un lusso poter rimanere alla scrivania con l’aria condizionata, mentre si pensa ad esami da affrontare, compiti da correggere e bollette da pagare. E allora mi vengono in mente le Vere Estati, quelle concessemi in dono da una sorte benevola, quelle in cui si aspettavano i primi caldi per iniziare la stagione dei bagni. Perché, da ragazzi, il caldo ti passa accanto senza rumore.


-Un giorno credi-


L'estate era la mia stagione del cuore, quando il suo nome era vacanza dalla scuola, pausa tra le materie all'università, spensierata ricerca di un mare dove tuffare speranze e sogni e intendimenti per un futuro da costruire. E gioia tra i ritrovati amici della casa al mare, quella casa che per sempre sarebbe rimasta tra i miei ricordi più intrisi di gioia e malinconia e dove ho trascorso tutte le estati della mia vita fino ai 30 anni.

Reclame televisive di cornetti cacao e panna, da aprile annunciavano il suo arrivo, l'odore delle maschere e dei costumi da bagno risaliva dai borsoni da tornare ad aprire, la pelle pian piano si arrendeva alla bellezza del colore più aspettato. E l'attesa del mio mare valeva un anno infreddolito di poche uscite e sperati cambiamenti di rotta nella mente di chi troppo temeva e ancora di più mi vietava.

C'era un amico, tra gli altri, nel mio mare. Gli rendo grazie adesso per le ore intense e spensierate in cui, armonica in bocca e chitarra tra le braccia, accompagnava i crepuscoli e le sere più felici. E per avere aperto la via alle illusioni, alle illusioni di una vita.

Tra gli autori che più interpretava, Edoardo Bennato è nei miei ricordi legato a quei momenti, e le sue canzoni per sempre mi porteranno ai tempi in cui le onde coccolavano le barche e la sabbia faceva da cuscino ai tramonti e alle risate. 


Edoardo Bennato - Un Giorno Credi  ( 👈Ascolta)

Un giorno credi di esser giusto

E di essere un grande uomo

In un altro ti svegli e devi

Cominciare da zero

Situazioni che stancamente

Si ripetono senza tempo

Una musica per pochi amici

Come tre anni fa

A questo punto non devi lasciare

Qui la lotta è più dura ma tu

Se le prendi di santa ragione

Insisti di più

Sei testardo, questo è sicuro

Quindi ti puoi salvare ancora

Metti tutta la forza che hai

Nei tuoi fragili nervi

Quando ti alzi e ti senti distrutto

Fatti forza e va incontro al tuo giorno

Non tornar sui tuoi soliti passi

Basterebbe un istante


Mentre tu sei l'assurdo in persona

E ti vedi già vecchio e cadente

Raccontare a tutta la gente

Del tuo falso incidente

Mentre tu sei l'assurdo in persona

E ti vedi già vecchio e cadente

Raccontare a tutta la gente

Del tuo falso incidente


E ditemi voi se anche questa non è poesia…

Commenti

  1. Genuina e verace!!
    Mi piace leggerti!

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  2. Tesoro, sei tu, troppo gentile con me

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  3. Grazie Melania! Concordo è poesia, non posso anche fare a meno di considerare quei pochi versi il cui suono non mi convince del tutto, cito solo il primo perchè è probabile che la mia scarsa conoscenza musicale non mi faccia cogliere la motivazione: perchè nel primo verso si deve troncare il verbo? Non sarebbe più armonico 'essere' senza troncatura? Grazie se mi aiuti a capire!

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  4. Aggiungo solo una cosa: quella canzone mi piace molto e la motivazione della domanda è solo di capire qualcosa in più, non di fare il pignolo!

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