Tre dialoghi su “Lo splendore” - TERZO DIALOGO (dalla penna di Andrei Rublev)

 



  • -          Quindi esce domani
  • -          Domani, la prima parte almeno
  • -          Sono anni che ci tormenti con questo Libro azzurro e questo Splendore
  • -     In effetti, la prima volta ve ne ho parlato anni fa. Allora eravate di più a seguirmi, lo accoglieste con discreto entusiasmo, anche se fu un discorso lungo su un’opera ancora nebulosa.
  • -       A quel tempo eri più simpatico, brillante, giravi ancora il mondo, schierato sempre dalla parte giusta…
  • -        Si cambia. Anche per una lettura, per quanto sia difficile da credere.
  • -        Va bene! Ma alla fine riesci a definirlo in poche parole?
  • -     Il termine romanzo gli va stretto. Altre parole sono usurate. Impossibile usarne alcune, come epopea o narrazione. Oggi perfino la parola poesia suscita qualche diffidenza.
  • -        Quindi?
  • -     Un ampio raccontare, con una miriade di personaggi, che non si cura dei gorghi, mulinelli, rapide e adagi, secche e accelerazioni che si dipanano nel suo fluire, come certi poemi epici indiani, il Mahabarata, che per noi è quasi impossibile arrivare a leggere davvero, o come l’insieme del ciclo del Graal, in tutte le sue infinite ramificazioni.
    Quindi, in sostanza, come qualcosa che ancora non c’è…
  • Ah ma se è per questo, ce ne sono eccome, di queste narrazioni fluviali: non so, PynchonBolaño
  • Come dissi già anni fa, spira un’aria diversa, nello Splendore; è animato, in ogni pagina, ogni riga, da uno slancio religioso, che porta un passo oltre la dimensione ansiosa di quegli autori e delle loro opere.
  • E di che religione si tratterebbe? Forse cattolica o più ampiamente cristiana?
  • C’è anche quello, certo. Ma è più antica…
  • I misteri e i riti pagani?
  •  Sì, ma c’è qualche frammento ancora più antico
  • La religione della Torah e la Cabala?
  • Indietro, più indietro.
  • Infine?
  • Una religione fondata nel sogno. È questo. Come – e solo adesso mi sento di spendere parole simili – come la letteratura stessa.  Come nella poesia.

Lo splendore” di Pier Paolo Di Mino, edizioni Laurana, sarà in libreria da domani, venerdì 5 aprile.



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