Lina Maria Ugolini - A bacio di rima "Libertà /Felicità"

 

Lina Maria Ugolini

A certe parole in rima non basta un bacio. Libertà e felicità dividono la complicità di un accento, un sorriso posto sull’ultima sillaba, un tocco che rintocca in giubilo di campane. Felicità prova il poeta fanciullo, libertà in cielo è un’ala che limiti non conosce. 

Osserviamo un gabbiano nei versi di questa poesia. La parola ALA, disegna un palindromo sospeso nel mare del cielo, nel cielo del mare. 


All’ala di un gabbiano

solo uno sguardo

per una penna in parte grigia

solo un pensiero

sospinto da un fiato

solo una voce

 questa mia occasionale.

 

Una pagina di quaderno

il tratto bifronte di tre lettere:


ALA


scritte per battere in volo indiviso

a reggere un corpo snello in sospensione.


Viaggio ignoto

entusiasta all’orizzonte di un’idea

… a te gabbiano

un’ala sola come solo una è la libertà.


(Lina Maria Ugolini, da Nell’abisso della balena, raccolta inedita)

In punta di pennello si accennano le ali dei gabbiani, lieve il tocco delle setole a catturare in un solo tratto l’illimitato. L’immensità allo sguardo si apre intorno a noi, canta con cuore libero Lucio Battisti

Il mio canto libero. https://www.youtube.com/watch?v=sNYuwmQCn-s

 

Come definire la felicità? Per me la felicità è un bene che si sbriciola ma in ogni briciola resta sempre della felicità, così non sai se c’è più felicità in tante briciole o in una sola. 

Occorre cercarla, la felicità, magari andare per il mondo, lasciare impronte, abbandonarle alla cimosa del vento. Salire sopra un treno nella notte, come suggerisce una canzone. Chissà su quale treno, in quale treno la felicità passerà… 

Alda Merini:


... la felicità ti appartiene

sei tu a scegliere

di viverla anche se

a piccole dosi o

respingerla perché

vuoi tutto o niente,

ma la felicità cammina

per la strada della vita

al passo con te,

al tuo fianco e aspetta

che tu la prenda per mano.

Lucio Dalla, Felicità: https://www.youtube.com/watch?v=_HsBjJ58RW

Parole preziose, felicità e libertà. Contengono un bisogno di ricerca, un desiderio ardente, una necessità di conquista immanente. La penna di un poeta le assorbe entrambe, annota e somma immagini, istanti che alla fine distillano un solo nome da gridare in eco alla vita. La penna è quella di Paul Éluard.


Su i quaderni di scolaro
Su i miei banchi e gli alberi
Su la sabbia su la neve
Scrivo il tuo nome

Su ogni pagina che ho letto
Su ogni pagina che è bianca
Sasso sangue carta o cenere
Scrivo il tuo nome

Su le immagini dorate
Su le armi dei guerrieri
Su la corona dei re
Scrivo il tuo nome

Su la giungla ed il deserto
Su i nidi su le ginestre
Su la eco dell’infanzia
Scrivo il tuo nome

Su i miracoli notturni
Sul pan bianco dei miei giorni
Le stagioni fidanzate
Scrivo il tuo nome

Sopra il frutto schiuso in due
Dello specchio e della stanza
Sul mio letto guscio vuoto
Scrivo il tuo nome

Sopra i vetri di stupore
Su le labbra attente
Tanto più su del silenzio
Scrivo il tuo nome

Su l’assenza che non chiede
Su la nuda solitudine

Su i gradini della morte
Scrivo il tuo nome

Sul vigore ritornato
Sul pericolo svanito
Su l’immemore speranza
Scrivo il tuo nome

E in virtù d’una Parola
Ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per chiamarti

Libertà

(Liberté, 1942, trad. Franco Fortini)

La musica esprime ogni emozione, sospende il tempo, dilata lo spazio. La poesia drammatica vive in relazione al personaggio in quanto forma poetico musicale. Guelfo Civinini e Carlo Zangarini versificano il libretto de La Fanciulla del West

«Ch'ella mi creda libero e lontano» canta il bandito Dick Johnson nel III atto dell’opera. Nella melodia di Giacomo Puccini il senso dell’illimitata pianura dell’Ovest americano, la lontananza della frontiera e un sogno di felicità da condividere con Minnie.

https://www.youtube.com/watch?v=Dk0-qm1gNM0

E vissero felici e contenti.

Si concludono così tutte le fiabe, a rendere eterno e durevole la mutevolezza della realtà. Quanto dura la felicità nel momento in cui l’uomo sente d’averla raggiunta?  


Eugenio Montale risponde con questi versi:

Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case. (Montale, Tutte le poesie, Meridiani, Mondadori)

S’allontana il pallone, rotola ogni felicità smarrita. Esulta la libertà se aperta resta la partita. 

Jovanotti:

Preziosa e fragile
Instabile e precaria
Chiara e magnetica
Leggera come l'aria…

Viva la libertà! https://www.youtube.com/watch?v=smUACyk8fjc


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